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NOTE

98 Giacomo Bascapè-Carlo Perogalli Palazzi privati di... p. 30

99 Ministro Plenipotenziario della Lombardia, il Conte Carlo di Firmian (1716-1782) fu per ventiquattro anni (1758-1782) il governatore di fatto dello Stato milanese. Saggio, bonario, amante delle arti e della cultura, il conte di Firmian fu un personaggio positivo nella vita di Milano. Di famiglia trentina, era stato elevato da Maria Teresa al titolo di Conte
100 1733-1800
101 Ciro in Media
102 1700(?)-1775
103 Christoph Willibald von Gluck (1714-1787) grandissimo operista tedesco che elaborò una riforma fondamentale del melodramma
104 Dal 1737 al 1741
105 Artaserse su libretto di Metastasio allestita il 26 dicembre 1741
106 1735-1782
107 Charles de Brosses Lettres familières... p. 74
108 Charles de Brosses Lettres familières... p. 723
109 Verrà distrutto da un incendio nel 1776. Due anni dopo, si inaugurerà il Teatro alla Scala.
110 Charles de Brosses Lettres familières... p. 723-724

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Attività culturali
Nel Settecento, con il ducato austriaco, Milano è una città dalla cultura brillante. Molti palazzi ospitano «letterati, artisti, personalità importanti; nelle loro sale si tengono non soltanto memorabili ricevimenti e feste mondane, ma altresì trattenimenti e convegni intellettuali, riunioni di accademie arcadiche e di consessi eruditi, letture di versi, discussioni filosofiche, politiche, giuridiche, economiche. Dai dibattiti letterari si passa a quelli su problemi sociologici, sui concetti di libertà, che prelusero alla costituzione della Cisalpina, alla riforma dei codici, al rinnovamento amministrativo, alle riforme finanziarie, allo sviluppo delle idealità nuove: una parte del fermento di una società e di una civiltà in evoluzione fu ventilato e maturato in quei convegni. Parini, Foscolo, Monti, il giovane Mozart, Stendhal - per citare solamente i massimi nomi - frequentarono con piacere e con interesse le sale di quei palazzi»
98. Stendhal apprezza l’ospitalità nelle case patrizie e ne lascia vari ricordi nelle sue opere. Goldoni è sovente ospite della famiglia Arconati, nel cui palazzo sono recitate le sue commedie…
Nei teatrini privati vengono allestiti spettacoli, si rappresentano commedie, tragedie e farse, si tengono concerti e melodrammi. Nel 1771, per i festeggiamenti per il matrimonio in ottobre dell’arciduca Ferdinando, terzogenito dell’imperatrice Maria Teresa, con Maria Beatrice d’Este, Mozart, che ha quindici anni, viene chiamato da Carlo di Firmian
99 a musicare l’opera Ascanio in Alba, su testo di Giuseppe Parini. Anche un cugino di Francesca Majnoni (moglie di Stefano), Francesco Antonio Majnoni100, scrive una composizione teatrale da rappresentarsi a cura dei convittori del Collegio Longone dei Nobili in onore dei due sposi101.
Nel carnevale 1773, sempre in onore di Ferdinando e Beatrice, si allestisce il dramma per musica Lucio Silla composto da Mozart.
La figura centrale della vita musicale milanese è Giovanni Battista Sammartini
102, che vive sempre a Milano dove esercita la sua arte, e verrà sepolto proprio in s. Alessandro, di cui era stato organista. Il ventiduenne Gluck103, mentre a Vienna lavora come musico in casa del conte von Althan, ha modo di incontrare il marchese Antonio Maria Melzi, milanese, che apprezza le sue qualità musicali, al punto da offrirgli di seguirlo a Milano come «musico di camera» per proseguire i suoi studi104 con Sammartini. Alla fine del soggiorno, Gluck presenta una sua opera al Teatro Ducale105.
Nel 1760, secondo organista del Duomo (dopo essersi convertito al cattolicesimo), è il figlio minore di Bach, Johann Christian
106, che dirige l’orchestra privata dei Litta, una delle famiglie più illustri del patriziato milanese, nella cui casa si è stabilito nel 1757.
Chiese e conventi mantengono una propria cappella musicale e anche alcuni collegi sono musicalmente attivi: quello di s. Alessandro dei Padri Barnabiti coordina annualmente una grande accademia teatrale e musicale. Durante i mesi estivi, tre volte alla settimana si organizzano dei concerti pubblici all’aperto, rivolti non soltanto ai nobili ma a tutta la cittadinanza, sopra gli spalti del Castello. La musica quindi diventa accessibile gratuitamente anche al popolo, non più solo ai nobili.
Gran parte della musica e della cultura di Milano passa attraverso il teatro d’opera. I musicisti che scrivono per il teatro di Milano, secondo l’uso del tempo, soggiornano in città per tutto il periodo del loro impegno con il Teatro Ducale.