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NOTE

1 Giovanni Cenzato Vecchie contrade milanesi Milano 1982, p.124

2 Giovanni Cenzato ibidem

3 Oggi via Cornaggia

4 Paolo Mezzanotte-Giacomo C. Bascapè Milano nell’arte e nella storia edizioni Bestetti, Milano 1968, p. 254-255

5 Paolo Mezzanotte-Giacomo C. Bascapè Milano nell’arte... p. 255

6 Oggi via Disciplini

7 Denominazione di una confraternita nella quale i membri si colpivano reciprocamente con un flagello detto disciplina. I disciplini erano presenti a Milano da alcuni secoli prima del 1600. La confraternita fu soppressa nel 1786 e la chiesa scomparve a metà dell’Ottocento [Valentino De Carlo Le strade di Milano edizioni Newton Compton, Milano 1998, volume I, p. 470].

1

All’alba, in ogni casa… «il primo risveglio è dato dallo zoccolo dei cavalli battuto sullo strame della stalla e dal loro nitrire. Ogni cortile odora di fieno… L’alba milanese è tutta percorsa da lunghi nitriti, e la notte si chiude nel sonno al rumore del trotto di una carrozza che arriva non si sa da dove e che va non si sa dove… Nessuna città d’Italia ha carrozze e cavalli in numero maggiore di Milano, e tutti hanno pratica di cavalli di carrozze, di briglie, di tirelle…»
1. Ogni casa ha «la sua rimessa e la sua stalla; ogni famiglia di un certo riguardo il suo “attacco” a uno, o a due, o addirittura a quattro cavalli»2.

Con questo sottofondo di nitriti e di zoccoli in fermento, senza sapere più bene a che secolo apparteniamo, ripercorriamo anche noi il lucido acciottolato che fiancheggiava le mura romane, la contrada delle Cornacchie
3 (dal nome della schiatta dei nobili Cornaggia che vi possedeva parecchie case contrassegnate con la cornacchia4), che curva bruscamente sulla sinistra, presentando un’angolazione di novanta gradi, a segnare il lato a ponente delle antiche mura5, per giungere a incrociare la contrada degli Amedei.
Come è noto, le strade che presentano un’angolazione di novanta gradi, conservano il percorso delle mura, nel nostro caso della prima cerchia romana. Pure la sottostante contrada dei Disciplini
6 mostra un’angolazione analoga, perché riprende la linea del fossato interno, in cui scorrevano, parallelamente alle mura, le acque del Seveso: un tempo contrada di s. Ambrogio dei Disciplini, dal nome di un Oratorio che sorgeva proprio dove la strada piega a angolo, e che san Carlo aveva assegnato a una scuola di Disciplini7.

Fra contrade, santi martiri e nobili casati
Appena imboccata la nostra contrada, che serpeggiando fra antiche dimore gentilizie, pare evocare l’atmosfera della città secentesca, vedo quasi venirci incontro, proveniente da lontani secoli, un curioso personaggio, il «servitore di piazza». Egli, che conosce tanto di queste strade, degli abitanti, dei commerci, delle infinite attività, ci accompagnerà nel nostro tragitto.